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Recentemente, sia in ambito europeo che italiano sono state ridefiniti gli obiettivi da perseguire per gli alunni

COMPETENZE PER "L'UNIONE EUROPEA"

Tra gli strumenti adottati a livello europeo per la riuscita della strategia di Lisbona, la “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle competenze chiave per l’istruzione e la formazione per tutto l’arco della vita” del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE) delinea la mappa delle competenze necessarie per lo sviluppo personale e l’inserimento nella società civile e nel mondo del lavoro che i giovani dovrebbero possedere al termine del ciclo di istruzione e formazione iniziale. Con la suddetta Raccomandazione, l’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a sviluppare, nell'ambito delle loro politiche educative, strategie per assicurare che l’istruzione e la formazione iniziali offrano a tutti i giovani non solo gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li preparino alla vita adulta, ma anche le abilità necessarie per attivare ulteriori occasioni di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Le otto competenze chiave indicate nella recente Raccomandazione sono le seguenti:

  1. comunicazione nella madre lingua;
  2. comunicazione nelle lingue straniere;
  3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
  4. competenza digitale;
  5. imparare ad imparare;
  6. competenze sociali e civiche;
  7. spirito di iniziativa e imprenditorialità;
  8. consapevolezza ed espressione culturale.

 

 

OTTO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE GIA' AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA (16 anni)


1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro..Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. (Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad acquisirlo)

2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.  Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.Oggi molti di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità).

3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi.
- comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali).(Oggi i giovani hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana).

4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista.
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.(Oggi i giovani assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri).

5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale.
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.(Oggi spesso i giovani agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità).


6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro).


7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.(Oggi molti giovani non possiedono questi strumenti).

8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.(Oggi molti giovani sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli).

Tali competenze trovano uno sviluppo contenutistico e metodologico negli assi culturali strategici (asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale), consentendo, con tale intreccio, di acquisire le competenze chiave per la cittadinanza; quest’ultime riguardano il pieno sviluppo della persona in relazione a tre ambiti: la costruzione del sé; la costruzione di corrette e significative relazioni con gli altri; una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.